(noticia) Bruno Pedros, il flamenco in punta di corde
Napoli – Ritmo gitano e nostalgia andalusa racchiusi nella magia di una chitarra. Un’atmosfera di sonorità calde e coinvolgenti quella di domani sera 21 dicembre al Tintadirosso. In scena Bruno Pedros, una delle figure più accreditate della chitarra flamenca, con il suo repertorio ricchissimo di rumbe, fandanghi, guajire, seguiriyas, bulerias e tarante. Pedros infatti spazia in ogni genere di flamenco, che raccoglie oltre 40 generi.
Napoletano (di origini spagnole) è emigrato a vent’anni in Andalusia per studiare con i più grandi maestri (tra cui Paco De Lucia e Manolo Sanlucar). Una vita tra Spagna e Italia – come ripete spesso - “senza fissa dimora… più di un gitano”, che si riflette anche nel percorso artistico.
Cordova, Siviglia, Madrid, Istanbul alcune tappe della sua carriera.
In Italia solo di tanto in tanto: nel 1981 suona con Roberto Murolo, nel 1984 è invitato alla registrazione discografica “Napoli Opera”, insieme a musicisti come Paco de Lucia, James Senese, Enzo Avitabile, Teresa de Sio e Richie Evans. E’ con Eugenio Bennato nel Teatro “Mediterraneo” di Napoli nel 1986.
(leer +) [vía casertanews]



El tema se llama "De mi tierra". Letra y música: José Enrique Zapata y Julio César Ochoa.
El grupo "Trovadores" tiene ya 25 años de experiencia.
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