domingo, octubre 31, 2004

(noticia) Incontri Internazionali si chiude con la medaglia a Tomatito



Un’intera generazione di musicisti, che cercava una propria via verso nuove concezioni ritmiche, si lasciò affascinare, a metà dell’Ottocento, da quel popolo in diaspora, perseguitato e violentato, che era il popolo zingaro. Un popolo strano che vive unicamente l’Istante, muove platonicamente da lì, senza avere ieri, né domani. Ma chi è nomade? Facendo qualche concessione al linguaggio romantico diremo: lo zingaro del mondo: vale a dire colui che non dimora, non sentendosi mai vincolato ad una condizione stabile di vita. L’indefinitezza spaziale in cui si svolge il suo movimento del peregrinare, si risolve ogni volta nella totalità dell’Istante, l’effimero sembra essere questo assoluto negativo, negativo ovviamente di ogni altro ancoraggio dell’esperienza. Ma il gioco del vagabondo è l’avventura, e nell’avventura tutto si decide daccapo.

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