martes, mayo 30, 2006

(noticia) Mescola flamenco e jazz, classica e ritmi cubani

Cortés con il cuore a nudo

Joaquin Cortés in «Mi soledad» (Barbaglia)

Il re del flamenco agli Arcimboldi con lo spettacolo «Mi soledad», per i bambini di Haiti. Sul palco con 10 musicisti e 8 cantaores

E' cresciuto a pane e flamenco. Ha fatto la gavetta di ogni «bailaor». Poi, a 25 anni anni è esploso come un fenomeno planetario, allargando la platea del flamenco al di là dei confini nazionali e del repertorio. Un successo che gli ha in parte anche attirato le critiche dei puristi. Perché Joaquin Cortés non è solo un astro del flamenco ma anche un abile e consapevole manipolatore degli aspetti mediatici che concorrono alla carriera di un divo. Per questo il suo nome ha saputo guadagnare anche altre ribalte: moda, cinema e riviste di gossip.
Puntando su un sex appeal mediterraneo e giocando sulla spettacolarità delle sue performance (che evitano il minimalismo del flamenco e sono kolossal costruiti su ballo, luci, scenografie e costumi), Cortés è oggi il campione di un flamenco capace anche di adattarsi alla modernità, ai suoi ritmi e alle sue esigenze spettacolari.

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